Il sistema controllo accessi consente di monitorare i flussi di persone in:

  • Una zona: proprietà, aree chiuse, ecc.
  • Un edificio: centri commerciali, uffici, magazzini di stoccaggio o depositi, edifici pubblici (ospedali, hotels, tribunali, scuole, musei, mostre, sale congressi o cinema/teatri, ecc.).
  • Un locale o area chiusa: ingressi, parcheggi, uffici, magazzini, ripostigli, locali informatici, locali asettici, laboratori, scantinati, ecc.

Per adattarsi ad ogni situazione un sistema di controllo accessi deve rispondere a cinque domande:

  1. Dove? In quale area? Quale tipo di accesso (isolato, interno o esterno, locale, edificio, piano, ecc.), per quante porte?
  2. Perché? Per quale funzione, per chi? Gestione dei visitatori, dei gruppi, del personale e degli eventi.
  3. Quando? In quali orari? In quali orari l’accesso è consentito o vietato? E per quanto tempo?
  4. Quanti? Quante persone sono coinvolte? Quanti servizi o reparti? Quante persone compongono i gruppi? Quali visitatori sono autorizzati e quali non autorizzati?
  5. Come? Quali lettori scegliere? Quale tipo di cablaggio utilizzare?

Per semplificare il contesto e facilitare la scelta della soluzione migliore è possibile identificare tre elementi su cui basare la scelta del tipo di sistema:

  • N° di utenti del sistema: rappresenta il numero di codici e/o badge che hanno accesso al sistema
  • Frequenza di modifica dei diritti di accesso: rappresenta la frequenza temporale con cui sono modificati i diritti di accesso (fasce temporali di accesso, cancellazioni, sostituzioni badge, creazione nuovi utenti…)
  • N° varchi: rappresenta il numero di varchi del sistema, tastierini numerici, lettori di badge, lettori di impronte digitali; in generale ogni dispositivo di access

controllo_accessi_esempio1
controllo_accessi_esempio2