L’evoluzione delle tecnologie legate all’informazione e alla comunicazione, unita alle avanguardie raggiunte dalla ricerca in materia di visual imaging e analisi automatica delle immagini, trova importanti applicazioni nel monitoraggio delle aree urbane. L’obiettivo è rendere le città più sicure ma, al contempo, capaci di offrire servizi sempre più rapidi ed efficienti. In una parola: Smart.

Questo video mostra le potenzialità del sistema di sorveglianza messo collaudato ed ancora oggi usato per identificare minoranze etniche e dissidenti politici in Cina.

Hikvision ha implementato soluzioni di sorveglianza intelligenti che proteggono i cittadini, il patrimonio collettivo e la proprietà privata, dando al contempo risposta alle molteplici e complesse esigenze legate alle applicazioni urbane: dalla gestione del traffico al problema dello sversamento dei rifiuti, dal traffico locale al controllo delle aree urbane più a rischio: piazze, parchi, ma anche stazioni, metropolitane, snodi pericolosi, infrastrutture critiche.

Il tutto, a detta dei produttori (Hikvision) e dei committenti (pubbliche amministrazioni di molti paesi occidendali) nel rispetto della privacy, della protezione dati e della riservatezza personale, in ossequio alle più recenti normative in essere nei rispettivi paesi.

Fin qui nulla di strano fintanto che si è fatta sempre più insistente la preoccupazione rispetto al fatto che Hikvision sia controllata direttamente dal governo cinese, quindi, il rischio è quello che il governo cinese possa spiare con un click.

Come noto, Hikvision, nata da una costola delle attività commerciali dell’esercito cinese, è stata finanziata con miliardi di sterline da Pechino.

I più critici sostengono che Hikvision abbia utilizzato i fondi per vendere sistemi di videosorvegliana al di sotto dei prezzi di mercato: ciò ha consentito che diventasse la più grande società di videosorveglianza del mondo in meno di un decennio.

Da diversi anni ormai le amministrazioni pubbliche di mezzo mondo, sotto la minaccia del terrorismo di matrice islamica, hanno intensificato l’installazione di sistemi di videosorveglianza intelligente e che  proprio Hikvision sia il più grande fornitore di sistemi di videosorveglianza di molti amministrazioni pubbliche occidentali, tra cui: Gran Bretagna e molti altri stati europei, USA e Australia

Forse con colpevole ritardo e sottovalutazione della reale posta in gioco, i rischi derivanti dall’impiego di prodotti costruiti dal governo cinese sono troppo alti.

Proprio per questo motivo si stanno intensificando i divieti e i provvedimenti legislativi che tentano di impedire nuove installazioni in luoghi sensibili e strategici, dei sistemi di videosorveglianza made in cina. A questo proposito si veda il provvedimento del governo USA datato 13 agosto 2018 di messa al bando dei prodotti Hikvision