La domanda di sicurezza cresce a tutti i livelli, dalle case private alle attività commerciali, dagli uffici alle grandi infrastrutture alle strade delle città e ai grandi eventi come ad esempio Expo Milano 2015 che si è appena concluso, e le aziende rispondono con nuovi prodotti sempre più tecnologici e sofisticati proponendo soluzioni che hanno spesso anche nel design il loro punto di forza, si caratterizzano per la semplicità d’uso e in molti casi non richiedono investimenti elevati.

Sicurezza 2015 la Biennale Internazionale di Security & Fire Prevention ha messo al centro lo stato dell’arte della prevenzione e della protezione dove il Made in Italy è in primo piano, come ha sottolineato il ministro dell’Interno Angelino Alfano che ha inaugurato con il tradizionale taglio del nastro la manifestazione ringraziando le forze dell’ordine per l’eccellente lavoro svolto durante l’Esposizione Universale e sottolineando che “In Italia, il settore della sicurezza, dal punto di vista delle tecnologie e dell’innovazione, è sempre un passo avanti rispetto al crimine”.

Crimine che preoccupa innanzitutto le famiglie italiane, visto che – secondo i dati elaborati da dall’Assiv-Confindustria, l’Associazione italiana vigilanza e servizi fiduciari su rilevazioni Istat – “è aumentata di 3,4 punti percentuali, negli ultimi tre anni, la percezione del rischio criminalità” con il 30% delle famiglie che nel 2014 si è dichiarato “molto preoccupato”, dato in crescita rispetto al 26,6% rilevato nel 2011.
Occasione per approfondire questi ed altri sarà il 18 novembre 2015 presso la nostra sede. Registrati on-line

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E secondo gli ultimi dati del Censis, i furti in abitazione commessi nell’ultimo anno sono 689 al giorno: 29 ogni ora, uno ogni due minuti. Così in fiera trovano grande spazio sistemi senza fili che controllano porte e finestre, videocitofoni intelligenti, telecamere dal design gradevole e facilissime da usare, sistemi di allarme che comunicano con noi attraverso le App. Si diffondono anche le mini-telecamere IP, utili per controllare che la casa sia al sicuro, ma anche per monitorare da lontano i nostri amici animali o verificare che i parenti anziani stiano bene. E ancora sistemi di allarme antiintrusione per spazi aperti attorno alle abitazioni. Sono queste le soluzioni più gettonate, installabili a seconda delle esigenze di ogni utente. Coniugate sempre più spesso a sistemi “domotici”, offrono il miglior controllo anche in termini di risparmio energetico e gestione delle fonti luminose e del riscaldamento, ma anche dell’intrattenimento domestico, oltre che di finestre e ingressi, trasformando la sicurezza in una nuova dimensione del comfort.

Allarme che non preoccupa solo le famiglie ma anche i negozi. Fenomeno che colpisce ilretail non solo in Italia ma in tutto il mondo Secondo gli ultimi dati del Barometro mondiale dei furti nel retail promosso da Chekpoint System, infatti, nel 2014 il costo delle differenze inventariali per furti e frodi è stato di 96 miliardi di euro, contro 88,6 dell’anno precedente. Si tratta di perdite che includono i furti (subiti per mano di clienti, criminali o dipendenti), le frodi dei fornitori e gli errori amministrativi e che rappresentano, in media, una percentuale pari all’1,29% delle vendite retail. L’Italia non fa eccezione: nel nostro Paese le differenze inventariali corrispondono a un valore di 3,1 miliardi di euro di perdite annue per gli esercenti, che si tramutano in una maggiore spesa di circa 94 euro a persona. Per difendere al meglio il settore commerciale, a Sicurezza 2015 sono proposti telecamere a circuito chiuso, sistemi di allarme e antintrusione, nebbiogeni, sistemi antitaccheggio, casse automatiche, ma anche innovativi strumenti per la gestione del denaro.

In tema di sicurezza le banche continuano a investire per difendersi dalle rapine e rendere più sicure, anche per i clienti, le loro agenzie. Come mostrano i dati del centro di ricerca di Abi nel 2014 il numero di rapine in banca è crollato, passando dalle 941 del 2013 a 587 del 2014. Trend positivo, costante negli ultimi anni, merito del lavoro congiunto di banche e forze dell’ordine, ma anche di sistemi di sicurezza continuamente aggiornati. Le banche destinano 700 milioni di euro all’anno per rendere più sicure le loro sedi. Le soluzioni più recenti consentono di registrare video con una elevata accuratezza, sistemi di controllo degli accessi molto innovativi sono addirittura in grado di riconoscere un volto coperto e bloccarne l’ingresso nella struttura, mentre caveau sempre più sofisticati e casseforti di ultima generazione, hanno reso sempre più difficile, e meno “produttivo” l’attacco per i criminali annullando quasi completamente la possibilità di farla franca.

L’Ict Security Village – proposto da Sicurezza in collaborazione con Digitalic – invece sviluppa il tema dell’integrazione fra Ict e security. Spesso infatti lo strumento di sicurezza è un dispositivo in rete che comunica con server, hard disk ed è collegato a Internet. Vanno quindi protetti gli strumenti di sorveglianza e i dati che registrano per questo sono presentate soluzioni innovative: dai cablaggi sicuri alle memorie in grado di difendersi da tentativi di furto di dati, fino ai software e ai sistemi di difesa del patrimonio aziendale . Sicurezza digitale che vede coinvolte nell’iniziativa Ao Kaspersky Lab, Cisco Italia, Computer Gross Italia, Esprinet, IBM Italia, Tekapp, Trend Micro, Var Group spa, Zyxel. Tema prioritario legato anche allo IoT, l’Internet of Things dove le “cose” sono smart, dialogano tra loro e tutto, dalle infrastrutture al mondo industriale alle singole persone, è collegato a un dispositivo digitale e ad una rete con la proliferazione di device e prodotti intelligenti. La cyber-criminalità è la nuova sfida da affrontare.

Occasione per approfondire questi ed altri sarà il 18 novembre 2015 presso la nostra sede. Registrati on-line

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